•IlcolorMagentanasceperpuracasualitàinunanottedel1859,quandoilchimicoFrancoisEmmanuelVerguindiLione,dalungotempoimpegnatonellacreazionedinuovicolorantiartificiali perl'industriatessile,sfinitoedemotivato,decisediandareadormire,gettandodallafinestraicompostiutilizzatiperlaricerca.Lamattinaseguente,alsuorisveglio,restòperòaboccaaperta, perchè i residui dei composti rimasti nel contenitore di prova, mescolandosi fra loro, avevano dato vita a un colore vivacissimo, una sorta di rosso mai visto prima.•Quando il nuovo rosso venne brevettato da alcune società di produzione tessile, ricevette nomi diversi: fuchsine, roseine e solferino. Ma nessuno di questi nomi creò “appeal”.Così,ilsuocreatore,conun’abilemossadimarketing,loribattezzò“Magenta”,associandoloalladecisiva“BattagliadiMagenta”,combattutail4giugno1859,durantelasecondaguerra d'indipendenza per l'unità d'Italia.•Questasceltafudettatadalfattochel’eventobellicoeradiventatocosìpopolaredaesseresullaboccadituttaEuropa,alpuntodascatenareunaveraepropria“Magenta-mania”.Infatti,invirtù dellavittoriariportatainbattaglia,divennerodigrandetendenza,nonsoloilcolor“Magenta”,maanchelazuppa“Magenta”einterecollezionidiabitiricavatedallastoffadicolor“Magenta”. L’ecodellabattagliafutalmentevastocheleoriginidelnuovocolorevenneroaddiritturamitizzate.Sidiffusedunquelaleggendacheilcolorenacquepropriosulcampodibattaglia,quandoi pantaloni bluastri dei soldati Zuavi, intridendosi di sangue, diedero vita a un colore simile al ciclamino.•InrealtàilcolorMagentavivedivitapropriaenoncorrispondenéalfucsianéalciclamino,chesonosemplicementesuederivazioni.ilMagentaèinfattiuncolorepeculiarechenonfapartedello spettroottico.Ciòsignificachenonpuòesserericreatoattraversolalucediunasolalunghezzad'ondaesiottienesoltantounendolucerossaebluinpartiesattamenteuguali.Perquestosidice che il Magenta sia un colore primario sottrattivo (come lo sono il ciano e il giallo), ricavabile dalla stessa quantità di verde e blu, costituendo un colore al contempo caldo e freddo.•Nel 2023 il Pantone Color Institute (USA), che è l'organo mondiale più autorevole in ambito di scienza del colore, ha dichiarato ufficialmente il Magenta “colore dell’anno 2023” denominandolo 18-1750 VIVA MAGENTA.•Maqualèstatoilmotivodiquestaelezione?Nel2022,ilPantoneColorInstitute,haorganizzatounmeetingspecialeacuihannopartecipatodiversigruppidilavorointernazionali“esperti”dicromia,conlafinalitàdiindividuareiprincìpiinfluentisullasceltaditonalitànuoveeinnovative.Dopoalcunigiornididibattito,èstatoselezionatoall'unanimitàilMagenta,perchéritenutoun colore vibrante, esuberante, audace, inclusivo e forte: una tonalità di rosso che incoraggia l'espressione di sé, per un futuro più positivo, all'insegna della resilienza e dell’ottimismo.
•GermanoCattaneonasceil6maggio1946aMagenta(MI),unacittadinaalleportediMilano,comunedelParcodelTicino,chedevelasuanotorietàalladecisivaBattagliadiMagentacombattuta il 4 giugno 1859, nel corso della Seconda Guerra d’Indipendenza per l’Unità d’Italia. •Diprogeniemagentina,cresceericevelasuaprimaformazionenellaterracheglihadatoinatali,assimilandoivaloridellaculturalocaleerimanendonepersempremoltoaffezionato.Questo legame profondo influenza le sue future scelte personali e professionali. •DopoessersiformatoinambitograficoepubblicitarioaMilano,perfezionaquantoacquisito,maturandounalungaesperienzalavorativapressoimportantirealtàimprenditorialidelcapoluogo lombardo,specializzateincomunicazionevisiva,marketingepubblicità.Lacreativitàel’esteticadellinguaggiovisualeloaffascinanoatalpuntodacoltivareparallelamenteeinstancabilmentela sua passione per l’arte, intessendo rapporti sempre più stretti con le storiche gallerie della città capitale.•Dall’intensafrequentazionedigallerieeartistichedominanoecaratterizzanoilpanoramaartistico-culturalenonsolomilanese,maanchenazionale,coltival’ambiziosoprogettodifondareuna propria galleria nell’amata città d’origine, con il chiaro intento di trasferire anche nel territorio metropolitano nomi ed eventi d’arte di eccellenza.•Il20Ottobre1979fonda“GalleriaMagenta”,aMagenta,inViaRoma45,sulcorsoprincipaledell’omonimacittà.L’inaugurazionedellaprimamostra,unacollettivacheraccoglieleoperedeipiù insigni maestri italiani del Novecento, si rivela subito un grandissimo successo, per la partecipazione di un pubblico molto ampio, proveniente anche dalla vicina Milano.•Nell’arcodipochianniinfondeallagalleriaun’identitàspecificae,nelcontempo,versatile:allaentusiasmanteoperadidiffusionedellaculturadell’artemodernaecontemporaneaaffiancala meticolosa ricerca di progetti creativi da dedicare al mondo dell’Impresa, che si concretizza nell’edizione esclusiva di d’arte e design e in servizi di comunicazione integrata di chiara matrice artistica. •Oltreallasededirezionale,inaugural’aperturadinuovegalleriesatelliti:GalleriaMagentadiBarzio(LC)inValsassina,GalleriaMagentadiMorimondo(MI),porzionedellasuggestivaAbazia Cistercense del 1000, Nuova Dimensione e Spazio7 di Magenta (MI). •Nel1998èl’autoredelPrimoSimposioInternazionalediSculturaperlasuacittà,intraprendendounimpegnativoprogettodi“artepartecipata”chevedel’allestimentodiuncantiereperla lavorazionedelmarmodiCarraraapertoalpubblico,ilcoordinamentodiunasquadradiscultorididiversanazionalità,lacreazionedicinqueimponentisculture“atema”perlariqualificazionedel territoriourbano.Ailavoriscultoreiaccompagnal’organizzazionedisignificativieventicollateralidisupporto,conl’interventodiillustricriticidell’arteeilcoinvolgimentodellescuolenella rappresentazioneteatrale“MibevolaScultura”pressoil“TeatroLirico”cittadino.Devolvel’interoricavatodellospettacoloadAICITMagenta(AssociazioneInterventoControiTumori),con l’edizione limitata e “dedicata” di magliette artistiche. A compimento delle sculture, ne diviene sponsor principale, impegnandosi perché diventino medium di abbellimento territoriale. •Neglianni2000-2001collaboraconAVISMagentaallariedizioneinversioneartisticadelPremio“CarloMaronati”,graziealprogetto“ArteperAmare”,vòltoalriconoscimentodell’impegnoassiduo dei donatori meritevoli mediante la donazione di un’opera d’arte ispirata al valore del volontariato per amore del prossimo.•Nel 2003, in occasione del centenario di fondazione della Basilica di S. Martino di Magenta, commissiona all’artista Sergio Giannini la realizzazione di un grande dipinto intitolato “Annunciazione” (f.to 160x210 cm – olio su tela) da destinare alla Cappella della Madonna nella navata laterale (a sx) all’altare principale, poiché ancor priva di un’opera raffigurante il divino annuncio. •Nel2004,amarzo,durantelecelebrazionidellafestivitàliturgicadellaSacraFamiglia,donapubblicamentealduomocittadinolasuddettatela,cheentracosìafarpartedelpatrimonioartistico-religiosodelluogo.Agiugno,perdesideriodeivolontariedegliospitidellaCasadiRiposo“AugustaPlodari”diMagenta,commissionanuovamenteall’artistaSergioGianninilarealizzazione dell’opera“SacroCuore”(f.to50x70–oliosutela),raffiguranteladivinitàdelCristo,facendonedonoallaCappelladellastruttura.Nellostessomeseegrazieallapartecipazionedellostessoartista, realizza e dona al Comune di Morimondo l’opera “Nostra Signora d’Europa” (f.to133x195 – olio su tela) di ispirazione rinascimentale, che diviene parte della collezione permanente del “Museo Civico” comunale. •Ancoranel2004,adicembre,inoccasionedelS.Natale,èideatoreesponsordelprogetto“UncapolavoroperMagenta”,facendoinstallaresulsagratodellabasilicadiS.MartinodiMagentala scultura in bronzo “Gioa di Libertà”, alta 10 metri, dell’artista internazionale Harry Rosenthal. •Nel 2007 dalla Camera di Commercio di Milano è insignito del premio “Milano Produttiva” con medaglia d’oro. •Nel2011patrocinal’istituzionedelmarchio“ActionArt”,ideatodaNicolettaCattaneoeMarcoLazzaroni,peridentificaretuttiiprogettieiserviziartistico-creatividicarattere“esperienziale”e “partecipativo” che Galleria Magenta destina agli ambiti culturale, pedagogico, didattico, aziendale e sociale. •Nel2012èpromotoreemainsponsordellaPrimaNazionale“IncontroconArnoStern”,maestosamostrafotograficaantologicainedita,tenutaperlaprimavoltainItaliadaArnoStern,semiologo difamainternazionale,pressoilcomplessoExConventodell’AnnunciatadiAbbiategrasso(MI).Nellostessoanno,incollaborazioneconNicolettaCattaneoeMarcoLazzaroni,inauguraaMagenta “ActionArt Factory”, atelier delle Arti rivolto a tutte le età (3-100 anni) come luogo di esperienza artistica intergenerazionale, di interazione scolastica e di promozione culturale.•Nel2014,suideaeprogettodiActionArtFactory,peril“GiugnoMagentino”conpatrociniodelComunediMagenta,sovvenzionapressoCasaGiacobbel’eventocreativo“NelPassatoNuova Educazione per il Futuro”, collaborando con la Fondazione Antroposofica Milanese, la Scuola Rudolf Steiner di Milano e il Forum Internazionale Uomo e Architettura Sezione Italiana. •Nel2015,inoccasionedel156°anniversariodellastoricaBattagliadiMagenta,commissionaall’artistaamericanoDomenickDiPietrantoniol’istallazioneinterattiva“Fugando”,perfarnedonoal “Museo della Battaglia di Magenta” a Magenta. L’opera, collocata nel Foyer del Museo, testimonia la perpetuità dei valori risorgimentali nella contemporaneità. •Nel2019,inoccasionedel40°annodiattività,celebratodaGalleriaMagentaconilgrandeeventopubblico“Sottolalunailmondo”chevedelastraordinariapartecipazioneperformativa dell’artista internazionale Paolo Carta, è insignito del riconoscimento di Confcommercio Milano “per il valore e il prestigio”. •Nel 2021, per motivi di salute, è costretto a ritirarsi a vita privata, affidando la gestione delle gallerie alla direzione di famiglia.•Si spegne il 10 febbraio 2023, con sentita partecipazione cittadina.
Lanuovastagioneespositiva2024diGalleriaMagentaprendeformaconl’inaugurazionediunamostradedicataalcolorerossoMagenta,cheproprionelloscorsoannohavistolasuaelezionea “coloredell’anno”conl’appellativo“VivaMagenta”dapartedell’americanoPantoneColorInstitute.L’ideanasceperdareinizioaunciclodieventid’arteeculturacheneglianniavenire,nella ricorrenza della nascita del fondatore della galleria, saranno proposti in suo ricordo, secondo una formula sempre nuova e diversa.Questoprimoappuntamentoèriservatoall’unicitàeallaversatilitàdiuncolorenon-colore,componentefondantedelrepertoriocromatico,chesichiama“Magenta”,propriocomelacittàcheha visto i natali di Germano Cattaneo e che da 45 anni è luogo d’origine della sede di Galleria Magenta. MAGENTAISèlamostrachevuolecosìcelebrareeriunireinsélastoriadiuncolore(talvoltamitizzatadalcontestodella“BattagliadiMagenta”del1859),lacuidenominazionederivadallasuacittà omonima,l’essenzialitàdell’elementocromaticocomeprincipiobaseperlacreazionedeglialtricolorie,infine,lasuanaturaintrinsecadisapersideclinareingradazioniesfumatureinfinite, cha vanno dal rosa al rosso, fino al viola.Araccontarlosono60operesceltediartistichefannopartedellalungastoriadellagalleria,apartiredaigrandimaestridel‘900italiano(AligiSassu,FrancoRognoni,GiancarloCazzaniga,Giovan Francesco Gonzaga, Roberto Crippa, Luciano Minguzzi, Giuseppe Migneco…) fino agli artisti emergenti del contemporaneo. Leopereinpareteinfatti,inunamiscellaneaditecnicheartistiche,nonavrannoincomuneuntema,poichéognunadiessesaràidentificativadelproprioartefice,masarannofralorocollegate dallapresenzadelprotagonista“Magenta”,intuttelesuemultiformivariazioni.Delrestoqualelinguaggio,senonquelloprincipedell’arte,potrebbemeglionarrarelaflessuositàdiquestocolore, a cui la tavolozza di un artista non può certo rinunciare?Iltitolodellamostravuolepropriorichiamareall’internazionalitàeall’eclettismodiquestatonalitàcromatica,cheharaggiuntol’apicedellasuafamainunarcoditempomoltobreve,sesipensa chelasuascopertaèavvenutainmododeltuttocasualesolonelXIXsec.adoperadelchimicofranceseFrançois-EmmanuelVerguin,nellaricercaspasmodicadiunanuanceditendenzaperil settoretessile.Fupoiproprioilsuostessoscopritoreabattezzarlo“Magenta”,conun’abilestrategiadimarketing,associandoneilnomealfattodicronacapiùinvogadeltempo,quelloappunto dellabattaglia.EcosìilMagentaentraapienotitolonellascalacromaticadeicolori,appropriandosidelpostod’onore,quelloriservatoaicoloriprimari,senzaiqualinonsarebbepossibilepensare né all’arte né alle tecniche grafiche di stampa. Eccoloallorainmostra,espressointuttelesuesfumature,perdarevoceecompimentoalmondointeriorediartistidiieriedioggi,inun“ensemble”poliedrico,incuiilvisitatorepuòconoscerloe apprezzarlo totalmente nella sua pienezza e nella sua duttilità. L’esposizioneèaccompagnatadaunQR-ARTCodesutelapittorica,edizioneesclusivadiGalleriaMagenta,dedicatocompletamenteall’iniziativa,contenentestorieecuriositàdelMagenta,della città da cui mutua il suo nome, della mostra, della galleria e del suo iniziatore.
Le tracce di un primo originario insediamento in territorio magentino risalgono all’Età dei Metalli, intorno al 2500 a.C.NelVsec.a.C.,nellafasedellaRomarepubblicana,alcunetribùdiGalliInsubrisiinsedianostabilmentenellaporzionediterritoriomagentinopiù vicino al fiume Ticino (corrispondente all’odierna frazione di Pontevecchio), costituendo un punto strategico di collegamento con la Gallia.Nel III sec. a.C., i Romani estendono il loro dominio anche nell’Italia settentrionale, sulla Gallia Cisalpina, il villaggio diviene possesso romano. Lafondazionedi“CastraMaxentia”,comeagglomeratourbanoconunapropriaidentità,avvieneforsenel297d.C.,conl’imperatoreMassimiano Erculeo,chestabiliscelacapitaledell’ImperoRomanod’OccidenteaMilano,intraprendendounprogettodiriqualificazionedelterritorioaovest della città attraverso la costruzione della “Milano romana”. NelIVsec.d.C.ladiffusionecapillaredelCristianesimoneiterritoridell’ImperoromanoinduceiConcilidiSardicaediLaodiceaadare un’organizzazioneall’assettoecclesiasticoconl’istituzionedivescovaticheriunisconolecomunitàcristianenelsistemadellepievirurali.Maxentia entra quindi a far parte della Pieve di Corbetta.NelcorsodelMedioevo,Maxentiamutailsuonomelatinonelvolgare“Mazenta”,maavverteicontraccolpidellapoliticaintransigente dell’imperatore Federico I Barbarossa, che non manca di saccheggiarla. In seguito subisce il duro dominio dei Della Torre, signori di Milano. Nel1310Mazentariceveiltitolodi“Borgo”perl’ospitalitàriservataall’imperatoreArrigoVIIdiLussemburgo,nelcorsodellasuadiscesaaMilano: questo riconoscimento favorisce un’occasione di impulso per il suo sviluppo territoriale.
DivenutapartedelDucatodeiViscontidiMilano,pervolerediGianGaleazzoVisconti,MazentacedenumerosiappezzamentiaimonacidellaCertosadiPavia,chesipreoccupanodi migliorarne subito la resa agricola. Dalla casata viscontea, il Borgo di Mazenta passa prima agli Sforza e poi all’imperatore Carlo V d'Asburgo, diventando infine feudo del conte Luigi Melzi nel 1610.Nel 1629, quando la peste arriva a Milano, Mazenta viene colpita dall’epidemia, tanto che erige un proprio lazzaretto in un’area di campagna confinante con Corbetta.Nel XVIII sec. Mazenta muta definitivamente il suo nome in “Magenta” e rimane, con Milano, sotto il dominio asburgico. Nel1743MagentasiriscattadalladipendenzadellapievediCorbetta,diventandoVicariatoForaneoeottenendoconbollapontificiadipapaBenedettoXIViltitolodi“Collegiata”perlaChiesa parrocchiale di S. Martino.Conl’ascesadiNapoleoneeconlaproclamazione,nel1805,delRegnod’Italia,Magentaècoinvoltainunprocessodirinnovamentogenerale:secondoilnuovoassettopolitico-amministrativo, cheprevedel’affidamentodellagestionedeigovernilocaliallafiguradelpodestà,la“municipalitàdiMagentavieneinclusanelterzocantonediAbbiategrassodeldistrettodiPavia,dipartimento dell’Olona”.Inquestafase,lafontedisussistenzaprimariarestaperlapopolazionemagentina,inrapidoincrementodemografico,l’agricoltura(coltivazionidicerealieviti)accompagnatadalla bachicolturaedall’allevamentobovino,rinnovabilenellefieredelbestiamediS.BiagioediS.Rocco.Lapoliticanapoleonica,caratterizzataanchedallamessainoperadigrandiopere pubbliche, offre un’occasione ulteriore di crescita a Magenta, grazie alla costruzione del Ponte sul Ticino, fondamentale per il collegamento Milano-Novara.Nel 1814, con la restaurazione austriaca, Magenta vive un periodo difficile, causato dall’occupazione militare, dai cattivi raccolti, dalla carestia e dalla diffusione di nuove epidemie (tifo e vaiolo).Nel 1816, per scongiurare la fine di queste sciagure, Magenta accoglie con slancio la reliquia di S. Crescenzia martire, proveniente da Roma.PervoleredireFrancescoId’Asburgo,macongrandemalcontentodeicittadini,MagentatornaafarpartedellaprovinciadiPaviadelRegnoLombardo-Venetoconl’inevitabileinterruzionedei rapporti economici con Milano.Nel1836Magentariacquistaforzadalpuntodivistadeitrafficicommerciali,divenendosededidogananellafrazionediPontenuovo,inprossimitàdelpontenapoleonicosulTicino.Inquesto periodo sorgono i primi opifici, improntati alla lavorazione della seta e del formaggio.Nel 1845 l’amministrazione di Magenta è affidata al Consiglio Comunale, costituito da 30 membri eletti fra i maggiori estimati del Comune.Dal1848Magentarisentedelclimarivoluzionarioscaturitodaimotidiispirazioneliberaleperlarisoluzionedellaquestioneitaliana:nelcorsodellaIGuerrad’Indipendenza,Magentaviene occupata dalle truppe di re Carlo Alberto di Savoia, diretto a Milano.Nel1859l’occasioneperlatantoauspicatacostituzionedell’unitàd’ItaliasottolamonarchiaSavoiasipresentaquandol’Austriaentrainguerracontroletruppefranco-piemontesiguidatedare NapoleoneIIIdiFranciaedaVittorioEmanueleISavoia:èloscoppiodellaIIGuerrad’Indipendenza,culminantenella“BattagliadiMagenta”,combattutail4giugnoeculminantenellapresa diCasaGiacobbe.LabattagliavedelasconfittaelacacciatadallaLombardiadegliAustriaci,comandatidalgeneraleGyulai,elaclamorosavittoriadegliavversaricapeggiatidalgeneraleMac-Mahon che, per tale merito, è insignito del titolo di Duca di Magenta.Completatal’unificazionenazionale,MagentasisforzadiparteciparealclimadicambiamentodelPaese,cercandodidiventareunacittadinaautonomaedefficiente:èpercorsadallalinea ferroviariaMilano-Rho-Magenta,internamenteoffreunserviziodispostamentograziealtreninoavapore“Gambadelegn”,possiedeunospedalelocale(“OspedaleGiuseppeFornaroli”)edue centri per l’infanzia (“asilo Fornaroli” e “Asilo Giacobbe”), incrementa il proprio sviluppo agricolo (“Canale Villoresi” e industriale (Industria“Saffa”).Nel 1885 il Prevosto di Magenta, Don Cesare Tragella, si adopera per la costruzione di una nuova chiesa che possa accogliere l’oramai numerosa popolazione magentinaNel 1893 è posta la prima pietra per l’edificazione in della nuova Basilica di San Martino, ultimata nel 1903.Nel 1904 è inaugurato il Teatro Sociale Lirico Drammatico, che ospiterà famosi personaggi della musica e dello spettacolo.Nel 1925 re Vittorio Emanuele III inaugura il Monumento della Vittoria, dedicato ai caduti di tutte le guerre.Nel 1935 Magenta è visitata dal primo ministro Benito Mussolini, in occasione dell’inaugurazione dell’ampio complesso industriale della SNIA.Nel 1947 Magenta è elevata a rango di “città”, con decreto del capo dello stato Enrico De Nicola.Nel1959,inoccasionedelCentenariodellaBattagliadiMagenta,lacittàèvisitatadaillustripersonalità,fracuiilcardinaleGiovanniBattistaMontini(poipapaPaoloVI),Ilpresidentedella repubblica francese Charles De Gaulle, il presidente della repubblica italiana Giovanni Gronchi e di eminenti uomini politici (Merzagora, Leone, Pella, Segni, Andreotti e Togni).
•IlcolorMagentanasceperpuracasualitàinunanottedel1859,quandoil chimicoFrancoisEmmanuelVerguindiLione,dalungotempo impegnatonellacreazionedinuovicolorantiartificialiperl'industria tessile,sfinitoedemotivato,decisediandareadormire,gettandodalla finestraicompostiutilizzatiperlaricerca.Lamattinaseguente,alsuo risveglio,restòperòaboccaaperta,perchèiresiduideicompostirimasti nelcontenitorediprova,mescolandosifraloro,avevanodatovitaaun colore vivacissimo, una sorta di rosso mai visto prima.•Quandoilnuovorossovennebrevettatodaalcunesocietàdiproduzione tessile,ricevettenomidiversi:fuchsine,roseineesolferino.Manessunodi questinomicreò“appeal”.Così,ilsuocreatore,conun’abilemossadi marketing,loribattezzò“Magenta”,associandoloalladecisiva“Battagliadi Magenta”,combattutail4giugno1859,durantelasecondaguerra d'indipendenza per l'unità d'Italia.•Questasceltafudettatadalfattochel’eventobellicoeradiventatocosì popolaredaesseresullaboccadituttaEuropa,alpuntodascatenareuna veraepropria“Magenta-mania”.Infatti,invirtùdellavittoriariportatain battaglia,divennerodigrandetendenza,nonsoloilcolor“Magenta”,ma anchelazuppa“Magenta”einterecollezionidiabitiricavatedallastoffadi color“Magenta”.L’ecodellabattagliafutalmentevastocheleoriginidel nuovocolorevenneroaddiritturamitizzate.Sidiffusedunquelaleggenda cheilcolorenacquepropriosulcampodibattaglia,quandoipantaloni bluastrideisoldatiZuavi,intridendosidisangue,diederovitaauncolore simile al ciclamino. •InrealtàilcolorMagentavivedivitapropriaenoncorrispondenéalfucsia néalciclamino,chesonosemplicementesuederivazioni.ilMagentaè infattiuncolorepeculiarechenonfapartedellospettroottico.Ciò significachenonpuòesserericreatoattraversolalucediunasola lunghezzad'ondaesiottienesoltantounendolucerossaebluinparti esattamenteuguali.PerquestosidicecheilMagentasiauncolore primariosottrattivo(comelosonoilcianoeilgiallo),ricavabiledallastessa quantitàdiverdeeblu,costituendouncolorealcontempocaldoe freddo. •Nel2023ilPantoneColorInstitute(USA),cheèl'organomondialepiù autorevoleinambitodiscienzadelcolore,hadichiaratoufficialmenteil Magenta“coloredell’anno2023”denominandolo18-1750VIVAMAGENTA. Maqualèstatoilmotivodiquestaelezione?Nel2022,ilPantoneColor Institute,haorganizzatounmeetingspecialeacuihannopartecipato diversigruppidilavorointernazionali“esperti”dicromia,conlafinalitàdi individuareiprincìpiinfluentisullasceltaditonalitànuoveeinnovative. Dopoalcunigiornididibattito,èstatoselezionatoall'unanimitàil Magenta,perchéritenutouncolorevibrante,esuberante,audace, inclusivoeforte:unatonalitàdirossocheincoraggial'espressionedisé, per un futuro più positivo, all'insegna della resilienza e dell’ottimismo.
CITTA’
Le tracce di un primo originario insediamento in territorio magentino risalgono all’Età dei Metalli, intorno al 2500 a.C.Nel V sec. a.C., nella fase della Roma repubblicana, alcune tribù di Galli Insubri si insediano stabilmente nella porzione di territorio magentino più vicino al fiume Ticino (corrispondente all’odierna frazione di Pontevecchio), costituendo un punto strategico di collegamento con la Gallia.Nel III sec. a.C., quando i Romani estendono il loro dominio anche nell’Italia settentrionale, sulla Gallia Cisalpina, il villaggio diviene possesso romano. La fondazione di “Castra Maxentia”, come agglomerato urbano con una propria identità, avviene forse nel 297 d.C., con l’imperatore Massimiano Erculeo, che stabilisce la capitale dell’Impero Romano d’Occidente a Milano, intraprendendo un progetto di riqualificazione del territorio a ovest della città attraverso la costruzione della “Milano romana”.
GALLERIA MAGENTA
GERMANO CATTANEO: IL FONDATORE
•Germano Cattaneo nasce il 6 maggio 1946 a Magenta (MI), una cittadina alle porte di Milano, comune del Parco del Ticino, che deve la sua notorietà alla decisiva Battaglia di Magenta combattuta il 4 giugno 1859, nel corso della Seconda Guerra d’Indipendenza per l’Unità d’Italia. •Di progenie magentina, cresce e riceve la sua prima formazione nella terra che gli ha dato i natali, assimilando i valori della cultura locale e rimanendone per sempre molto affezionato. Questo legame profondo influenza le sue future scelte personali e professionali. •Dopo essersi formato in ambito grafico e pubblicitario a Milano, perfeziona quanto acquisito, maturando una lunga esperienza lavorativa presso importanti realtà imprenditoriali del capoluogo lombardo, specializzate in comunicazione visiva, marketing e pubblicità. La creatività e l’estetica del linguaggio visuale lo affascinano a tal punto da coltivare parallelamente e instancabilmente la sua passione per l’arte, intessendo rapporti sempre più stretti con le storiche gallerie della città capitale.
La nuova stagione espositiva 2024 di Galleria Magenta prende forma con l’inaugurazione di una mostra dedicata al colore rosso Magenta, che proprio nello scorso anno ha visto la sua elezione a “colore dell’anno” con l’appellativo “Viva Magenta” da parte dell’americano Pantone Color Institute. L’idea nasce per dare inizio a un ciclo di eventi d’arte e cultura che negli anni a venire, nella ricorrenza della nascita del fondatore della galleria, saranno proposti in suo ricordo, secondo una formula sempre nuova e diversa.Questo primo appuntamento è riservato all’unicità e alla versatilità di un colore non-colore, componente fondante del repertorio cromatico, che si chiama “Magenta”, proprio come la città che ha visto i natali di Germano Cattaneo e che da 45 anni è luogo d’origine della sede di Galleria Magenta. MAGENTA ISè la mostra che vuole così celebrare e riunire in sé la storia di un colore (talvolta mitizzata dal contesto della “Battaglia di Magenta” del 1859), la cui denominazione deriva dalla sua città omonima, l’essenzialità dell’elemento cromatico come principio base per la creazione degli altri colori e, infine, la sua natura intrinseca di sapersi declinare in gradazioni e sfumature infinite, cha vanno dal rosa al rosso, fino al viola.A raccontarlo sono 60opere scelte di artisti che fanno parte della lunga storia della galleria, a partire dai grandi maestri del ‘900 italiano (Aligi Sassu, Franco Rognoni, Giancarlo Cazzaniga, Giovan Francesco Gonzaga, Roberto Crippa, Luciano Minguzzi, Giuseppe Migneco…) fino agli artisti emergenti del contemporaneo. Le opere in parete infatti, in una miscellanea di tecniche artistiche, non avranno in comune un tema, poiché ognuna di esse sarà identificativa del proprio artefice, ma saranno fra loro collegate dalla presenza del protagonista “Magenta”, in tutte le sue multiformi variazioni. Del resto quale linguaggio, se non quello principe dell’arte, potrebbe meglio narrare la flessuosità di questo colore, a cui la tavolozza di un artista non può certo rinunciare?Il titolo della mostra vuole proprio richiamare all’internazionalità e all’eclettismo di questa tonalità cromatica, che ha raggiunto l’apice della sua fama in un arco di tempo molto breve, se si pensa che la sua scoperta è avvenuta in modo del tutto casuale solo nel XIX sec. ad opera del chimico francese François-Emmanuel Verguin, nella ricerca spasmodica di una nuance di tendenza per il settore tessile. Fu poi proprio il suo stesso scopritore a battezzarlo “Magenta”, con un’abile strategia di marketing, associandone il nome al fatto di cronaca più in voga del tempo, quello appunto della battaglia.E così il Magenta entra a pieno titolo nella scala cromatica dei colori, appropriandosi del posto d’onore, quello riservato ai colori primari, senza i quali non sarebbe possibile pensare né all’arte né alle tecniche grafiche di stampa. Eccolo allora in mostra, espresso in tutte le sue sfumature, per dare voce e compimento al mondo interiore di artisti di ieri e di oggi, in un “ensemble” poliedrico, in cui il visitatore può conoscerlo e apprezzarlo totalmente nella sua pienezza e nella sua duttilità. L’esposizione è accompagnata da un QR-ART Code su tela pittorica, edizione esclusiva di Galleria Magenta, dedicato completamente all’iniziativa, contenente storie e curiosità del Magenta, della città da cui mutua il suo nome, della mostra, della galleria e del suo iniziatore.